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DOMANDE FREQUENTI
COS'È l’imu?
 
 
L’Imu è l’imposta comunale introdotta con gli articoli 8, 9 e 14 del decreto-legge 23 del 2011, la cui applicazione è stata successivamente anticipata al 1° gennaio 2012 (anziché al 2014) con l’articolo 13 del decreto-legge 201 del 6 dicembre 2011, convertito in legge con modificazioni dalla legge 214 del 22 dicembre 2011. La nuova imposta sostituisce la vecchia Ici e la componente immobiliare dell’Irpef e delle relative addizionali dovute per gli immobili non locati.
La base imponibile su cui viene effettuato il calcolo Imu è la stessa utilizzata per la vecchia Ici, e corrisponde al valore dell’immobile (ovvero alla rendita catastale) calcolato ai sensi dell’articolo 5 del decreto-legge 504 del 30 dicembre 1992. Vengono però modificati i moltiplicatori assegnati a ciascuna categoria catastale utilizzabili ai fini del calcolo.
L’aliquota principale da utilizzare per il calcolo era stata fissata originariamente allo 0.4% (4 per mille) per l’abitazione principale, modificabile dai comuni in aumento o diminuzione fino a 0.2 punti percentuali, e allo 0.76% (7.6 per mille) negli altri casi, modificabile in aumento o diminuzione fino a 0.3 punti percentuali.
Sono previste detrazioni per l’abitazione principale, una fissa pari ad € 200 ed una che dipende dal numero di figli conviventi di età non superiore a 26 anni nella misura di € 50 per ciascun figlio fino ad un massimo di € 400.

 
 
NUOVA IMU 2020: SCADENZE, CHI PAGA ED ESENZIONI
IMU 2020, chi paga la nuova tassa sulla casa, quali sono le esenzioni previste, e qual è la scadenza per il versamento?
Il debutto della nuova IMU è fissato al 16 giugno 2020, scadenza dell’acconto (prima rata) della nuova imposta, alla quale seguirà il saldo in scadenza il 16 dicembre.
Pressoché invariate sono le esenzioni IMU e le agevolazioni previste, per le quali approfondiremo di seguito tutte le istruzioni previste.
La Legge di Bilancio ha abolito dal 1° gennaio 2020 la IUC (ad eccezione della TARI) sostituita dalla nuova imposta che unifica IMU e TASI. L’obiettivo è quello di semplificare l’insieme delle tasse sulla casa, che fino allo scorso anno erano divise in due diversi tributi dalle regole pressoché identiche.
La nuova IMU 2020 mantiene l’esenzione già prevista per IMU e TASI per la prima casa, quella definita come abitazione principale. Non è più prevista, invece, l’esenzione per l’unità immobiliare disabitata di titolari di pensioni estera iscritti all’AIRE.
Nessuna modifica sulle scadenze: anche la nuova IMU si paga in due rate, il 16 giugno ed il 16 dicembre di ciascun anno. Sulla scadenza del 16 giugno è però necessario accertarsi della scelta adottata dal proprio Comune, il quale può decidere se prorogare o meno il termine di pagamento e per quali categorie di contribuenti.

IMU 2020, TASSA UNICA SULLA CASA E FUSIONE CON LA TASI: COME FUNZIONA E COSA CAMBIA
La nuova IMU prende il posto dal 1° gennaio 2020 del doppio prelievo che formava la IUC, imposta unica sulla casa che viene abolita (fatta eccezione che per la normativa sulla TARI).
Cosa cambia con la tassa unica sulla casa? A parte la formale abolizione della TASI, le regole alla base della tassa unica sulla casa sono rimaste pressoché le stesse.
L’abolizione della TASI non porterà ad un risparmio per il contribuente, ma è stata voluta esclusivamente in ottica di semplificazione.
La nuova IMU 2020 fonde le due tasse sulla casa, senza modifiche al gettito atteso e, in sostanza, senza alcuna diminuzione dell’importo dovuto dai contribuenti.

NUOVA IMU 2020: CHI PAGA E CHI NO LA TASSA UNICA SULLA CASA. SOGGETTI OBBLIGATI ED ESENZIONI
I soggetti passivi della nuova IMU 2020 sono i titolari di diritti di proprietà, altro diritto reale di godimento, il concessionario di aree demaniali ed il locatario di immobili in leasing.
La nuova IMU si applica a fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Così come la IUC, non paga nulla il possessore di un solo immobile adibito ad abitazione principale, definita come la sede della residenza anagrafica del contribuente e del proprio familiare. L’esenzione si applica anche alle pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7.
Anche dal 2020 resta la “disciplina di sfavore” prevista per le case di lusso: per gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9 il pagamento sarà dovuto.
Sono considerati immobili assimilati ad abitazione principale e quindi esenti:
·       le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
·       unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica;
·       i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
·       la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
·       un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia.
Con propria delibera, i Comuni possono assimilare a prima casa l’unità immobiliare non locata posseduta da anziani e disabili ricoverati in case di cura o di riposo.
La nuova IMU cancella l’esenzione prevista per i titolari di pensione estera iscritti all’AIRE che dal 2020 sono obbligati a pagare le tasse sulla casa.

NUOVA IMU 2020: LE AGEVOLAZIONI PREVISTE
Accanto alle esenzioni totali dal pagamento delle imposte, la Legge di Bilancio conferma per la nuova IMU le agevolazioni e riduzioni da applicare in sede di calcolo.
Anche a partire dal 2020 è confermata la riduzione del 50% per la casa concessa in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli. La stessa agevolazione si applica anche agli immobili inagibili ed inabitabili.

LE ALIQUOTE PER IL CALCOLO DELLA NUOVA IMU 2020
Le aliquote di base della nuova IMU sono state riformate dalla Legge di Bilancio 2020.
L’aliquota base viene fissata all’8,6 per mille. I sindaci avranno il potere di poter aumentarla, fino a un massimo di due punti, quindi arrivando al limite del 10,6 per mille.
La delibera con le aliquote ed il regolamento valido per il 2020 dovrà essere approvata da ogni Comune entro il 31 luglio. In mancanza, l’acconto IMU di giugno 2020 potrà essere versato calcolando sulla base dell’importo dovuto per il 2019.
Tramite delibera comunale, però, i sindaci potranno anche decidere di ridurre l’aliquota, fino ad azzerarla.
Solo per il 2020 la nuova IMU potrà essere portata fino a un massimo dell’11,4 per mille, ma tale aliquota è valida solo per i Comuni che avevano già portato al limite sia IMU che TASI.
La Legge di Bilancio 2020 prevede ulteriori aliquote:
  • 0,1%      per i fabbricati rurali strumentali;
  • 0,1%      (con possibilità di aumento fino allo 0,25%) per gli immobili merce non      locati dalle imprese costruttive;
  • 0,76%      per i terreni agricoli;
  • 0,76%      per i fabbricati D.
Si ricorda inoltre che il decreto Rilancio ha cancellato la prima rata IMU 2020 per il settore turismo (categoria catastale D/2), nel rispetto di specifici requisiti.
Per quanto riguarda le abitazioni di lusso adibite ad abitazione principale, i Comuni potranno aumentare l’aliquota di base pari allo 0,5% solo dello 0,1%.
La principale novità in questo caso è che:
“i comuni possono annullare completamente, con apposita delibera del consiglio comunale, l’imposizione di tale fattispecie.”
I sindaci dunque potranno decidere di azzerare l’aliquota anche su ville, castelli e abitazioni di pregio.

NUOVA IMU 2020: SCADENZE E COME SI PAGA
La nuova IMU, in nome sia della semplificazione fiscale che della lotta all’evasione, potrà essere pagata tramite:
  • bollettino      postale compatibile col modello F24;
  • modello      F24 (i codici tributo      sono stati istituiti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n.      29/2020);
  • la      piattaforma PagoPa.
Restano due le scadenze da ricordare:
  • la      prima rata (acconto IMU e TASI) è quella del 16 giugno;
  • la      seconda rata (saldo nuova IMU) è quella del 16 dicembre.
In sede di pagamento della prima rata di giugno 2020, bisognerà pagare la metà di quanto versato nel 2019 a titolo di IMU e TASI.                                      
                                    
                                
 
 
             
 
 
   
         
 
 
 
                       
 
 
 
 
 
 
 
 
     
 
 
 
 
                         
 
 
 
 
 
 
 
 
 
         

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di Federico Barattino
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