Variazioni catastali
Catasto
Variazioni Catastali online
Correggere errori catastali, comunicare modifiche relative all’unità immobiliare e presentare nuovi accatastamenti. Sono tutte pratiche catastali che puoi richiedere online.
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COS’È LA CORREZIONE DELLA PLANIMETRIA CATASTALE ON LINE?
Il servizio di correzione di Planimetria Catastale permette di aggiornare la Planimetria depositata in Catasto. Tale procedura è obbligatoria da luglio 2010 in virtù dell'entrata in vigore dell'articolo 19, comma 14, del decreto-legge del 31 maggio 2010 n.78. Il nuovo procedimento stabilisce che il soggetto venditore di un immobile deve espressamente dichiarare che la Planimetria depositata risponde allo stato di fatto dell'immobile stesso. Se manca questa dichiarazione, l'atto di compravendita è da considerarsi non valido.
QUANDO È NECESSARIO EFFETTUARE LA CORREZIONE DELLA PLANIMETRIA?
La correzione della planimetria è obbligatoria per tutte le modifiche strutturali dovute a modifiche dell’unità, quali ad esempio:
1. spostamento dei tramezzi interni,
2. la creazione di nuovi vani,
3. trasformazione di destinazione d’uso di un locale,
4. fusione o divisione degli ambienti,
5. creazione di soppalchi.
A seguito di tali modifiche su un immobile, è necessario informare l’Agenzia delle Entrate ramo Territorio dell’avvenuta variazione, con l’ausilio di un tecnico. L’esatta rappresentazione è fondamentale per calcolare la rendita catastale di un immobile, valutata anche in relazione alla dimensione dell’unità stessa. La rendita, sempre consultabile con una semplice visura catastale su immobile, determina il pagamento di alcune tasse comunali come la Tari, calcolata proprio partendo dalla superficie di un singolo immobile.
La planimetria, infatti, deve sempre rispettare lo stato di fatto dell’immobile, pertanto l’aggiornamento è molto importante.
COME POSSO AGGIORNARE O CORREGGERE LA MIA PLANIMETRIA CATASTALE?
La planimetria catastale può essere aggiornata a seguito di modifiche strutturali, o di diversa distribuzione degli spazi interni (esempio modifica tramezzi) con l’ausilio di un tecnico specializzato. Può capitare che nella planimetria sia presente un errore di forma, in alcuni casi commesso direttamente dall’incaricato competente. In questi casi, si parla di correzione della planimetria per errata rappresentazione grafica.
A prescindere che venga effettuato un aggiornamento o una correzione, potrà ritenersi necessario un rilievo per accertare lo stato di fatto delle unità immobiliari. Ad operazione effettuata, si elaborerà il DOCFA per “esatta rappresentazione grafica” che verrà trasmesso nella banca dati del Catasto. Nel modulo per la variazione catastale verrà specificata la motivazione relativa alla correzione e sarà necessario il pagamento dei diritti che cambiano a seconda della categoria catastale dell’unità immobiliare.
Grazie alla nuova normativa, le tempistiche per ottenere nuova planimetria tramite Doc.Fa sono brevi.
CHE COS’È IL DOCFA?
DOCFA è l’acronimo di Documenti Catasto Fabbricati.
Quando si parla di DOCFA, si fa riferimento ad un Software nato per volere del Governo nel 1993 per agevolare i tecnici abilitati nella presentazione delle pratiche presso il Catasto.
Grazie a questa innovazione è possibile formulare e presentare pratiche per via telematica, direttamente all’Agenzia delle Entrate - Territorio.
La procedura consente a geometri, ingegneri, architetti o altri tecnici abilitati, di utilizzare il Doc.Fa sia in ambito pubblico che privato. Il sistema è utile per aggiornare il Catasto a seguito di variazioni come ricostruzioni, integrazioni, cambi di destinazione d’uso, ampliamenti, diversa distribuzione degli spazi interni, nuovi accatastamenti oltre che per le pratiche di correzione planimetria catastale.
L’utilizzo del nuovo Software non ha modificato i moduli necessari per la presentazione delle pratiche presso gli uffici, che seguono lo stesso procedimento precedente alla digitalizzazione. La differenza sostanziale è relativa alla modalità di presentazione, che è stata semplificata, ed alle tempistiche, nettamente ridotte.
I modelli digitali da presentare restano analoghi a quelli previsti dalla presentazione cartacea:
1. Modello D;
2. Modello 1N (I e II parte);
3. Modello 2N (I e II parte);
4. Elaborato Planimetrico;
5. Planimetrie;
6. Elenco subalterni.
CON LA CORREZIONE DELLA PLANIMETRIA POSSO CORREGGERE IL NOME DELL’INTESTATARIO?
No. La correzione del nominativo si effettua mediante Voltura Catastale. Qualora non si trovasse corrispondenza tra i dati al Catasto e quelli in Conservatoria, si dovrà procedere subito con una Voltura Catastale.
È OBBLIGATORIO AGGIORNARE LA PLANIMETRIA CATASTALE?
La Planimetria Catastale viene depositato presso il Catasto e deve rappresentare lo stato dell’immobile aggiornato. Va da sé, affermare che diviene obbligatorio informare gli Uffici Provinciali del Territorio competenti di eventuali variazioni sul proprio fabbricato. La planimetria diviene necessaria soprattutto per determinare alcune tasse ed in fase di compravendita. Con le nuove normative in corso, sull’atto notarile di compravendita, deve essere riportata la coerenza della pianta con lo stato di fatto dell’immobile.
(A PREVENTIVO)
Le nostre procedure
Per avviare il servizio di correzione di Planimetria Catastale on line ti puoi affidare al nostro Ufficio Tecnico che curerà tutti i passaggi della tua pratica.
Il nostro form ti chiederà di inserire la Provincia ed il Comune oltre ai dati catastali dell’immobile.
Potrai effettuare la richiesta di correzione della planimetria catastale online partendo da un disegno tecnico già in tuo possesso. In alternativa, la piantina può essere richiesta delegando il nostro tecnico a reperire per te, la piantina aggiornata. Ti ricordiamo che la planimetria può essere richiesta solo da chi detiene diritti reali sul fabbricato o da un suo delegato. A tal proposto dovrai sempre presentare il modello delega firmato, insieme alla carta d'identità ed il codice fiscale del proprietario dell'immobile.
Per attestare le modifiche da apportare alla planimetria, dovrai fornire copia del documento presentato in Comune per avere il permesso a ristrutturare l'immobile. Nel documento devono essere visibili la data, il numero di protocollo, il timbro di presa visione da parte dell’ufficio tecnico del Comune, e la mappa presentata corrispondente allo stato